giovedì 22 aprile 2010

Qinghai: i monaci buddhisti hanno svolto un ruolo determinante

I monaci buddhisti hanno svolto un ruolo di primo piano negli aiuti alle vittime del terremoto avvenuto nel Qinghai. Subito dopo le prime scosse essi si sono precipitati nelle strade per soccorrere i feriti e per estrarre dallle macerie le vittime. Hanno poi participato, nei giorni sucessivi, agli aiuti per distribuire acqua e viveri alla popolazione vittima del sisma. Il ruolo religioso è stato anche molto importante visto che i monaci hanno svolto le funzioni funebri e si sono occupati della cremazione delle salme evitando così il rapido propagarsi delle epidemie. Il Qinnghai è popolato per il 90% da tibetani che sono fedeli al loro leader spirituale: il Dalai Lama. Nella stampa cinese e alla televisione, però questo ruolo giocato dai monaci è tenuto in secondo piano: attraverso i media vengono proposte soprattutto  immagini dell'esercito cinese e del primo ministro Wen Jiabao, che soccorrono le vittime. Le autorità cinesi temono sempre nuovi disordini in Tibet e temono soprattutto l'influenza dei monaci che tra l'altro, sono stati protagonisti delle manifestazione del marzo 2008.
La stampa cinese relativizza il lavoro di questi giorni dei monaci tibetani. La cremazione di oltre 1'400 corpi, da loro organizzata, con una cerimonia buddhista di un'ampiezza vista di rado, è stata appena citata dai media cinesi. Alla televisione, le rare immagini trasmesse dalla zona dell'epicentro, erano dedicate all'arrivo dei militari applauditi dalla popolazione. Le notizie anche dalle agenzie arrivano con il contagocce e la reale situazione nella regione è difficile da stabilire.

Christian Gilardi

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