lunedì 17 gennaio 2011

Nepal: Ram Chandra Poudel ha ieri gettato la spugna

Dopo sedici fumate nere in sette mesi, l'unico candidato a primo ministro del Nepal si e' ritirato permettendo quindi lo sblocco di uno stallo che da mesi sta paralizzando il paese e mette a rischio lo stesso processo
di pace con gli ex maoisti.  Il politico conservatore Ram Chandra Poudel ha ieri gettato la spugna data l'impossibilita' di essere eletto in un Parlamento profondamente diviso tra le tre principali forze politiche. ''Il Congresso Nepalese (Nc) ha deciso di ritirare la sua candidatura per promuovere il consenso e l'unita' tra i
partiti'' riporta oggi il Kathmandu Post. Proprio oggi e' riunito un comitato parlamentare per discutere l'avvio della procedura per le nuove elezioni in base a quanto stabilito dalla Costituzione provvisoria.
Il paese e' in un limbo politico dopo le dimissioni, volute dai maoisti, del premier Madhav Kumar Nepal lo scorso giugno a causa di disaccordi sul processo di pace. Nonostante gli sforzi nei mesi seguenti, i tre principali partiti (maoisti, Congresso nepalese e comunisti) non sono riusciti a trovare un accordo su un candidato in grado di ottenere la maggioranza dei 601 seggi dell'assemblea costituente di Kathmandu.

Nepal: Onu ammaina la bandiera

Dopo quattro anni, la missione dell'Onu creata per disarmare le parti in conflitto ha lasciato oggi il Nepal a causa del profondo disaccordo tra i partiti politici e gli ex ribelli maoisti sul processo di pace nel Paese.
La bandiera dell'organizzazione e' stata ammainata ieri nel quartier generale dell'Unmin (United Nation Mission in Nepal), alla periferia di Kathmandu. Il mandato, che non e' stato piu' rinnovato per volonta' del governo, e' ufficialmente scaduto alla mezzanotte di ieri. La responsabilita' di sorvegliare al disarmo passera' ora a una commissione speciale stabilita in base a un accordo dell'ultima ora siglato ieri dal premier provvisorio Madhav Kumar Nepal e il leader maoista Prachanda. Negli accampamenti ci sono circa 19 mila ex guerriglieri che hanno deposto le armi sotto il controllo degli ispettori di Unmin arrivati un anno dopo la fine della sanguinosa guerra civile. Il processo di pace si e' bloccato a causa delle profonde divergenze tra le forze politiche che hanno portato alle dimissioni del governo del conservatore Nepal lo scorso giugno e che da allora hanno impedito la formazione di un nuovo esecutivo. Esprimendo la propria delusione per i fallimenti, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ieri ha rivolto un appello ai partiti perche'''raddoppino i loro sforzi'' per completare la transizione democratica dell'ex monarchia.