giovedì 9 febbraio 2012

Non si fermano le proteste in Tibet


Migliaia di tibetani hanno manifestato nell'area di Yushul, nella parte orientale del Tibet, portando bandiere e chiedendo il ritorno del Dalai Lama in concomitanza con la giornata di solidarietà del popolo tibetano proclamata per ieri.


Le manifestazioni si sono tenute sia ieri che oggi, cominciate, secondo quando riferiscono i siti di organizzazioni che si battono per i diritti dei tibetani, da almeno 400 monaci del monastero di
Dzil Kar. I monaci hanno sfilato circondati da un gran numero di militari, che li hanno bloccati su un ponte all'ingresso della città di Dza Toe, fuori dall'abitato.


Ai monaci si sono uni oltre un migliaio di residenti. Nonostante la protesta anticinese, gli slogan contro Pechino a favore del ritorno del Dalai Lama e del Panchen Lama (rapito da bambino dalla
polizia cinese e da allora nascosto da Pechino, che al suo posto ha istallato un'altra persona) e lo sventolio di bandiere tibetane, non è stato operato nessun arresto.

domenica 5 febbraio 2012

Continua la protesta tibetana in nome del Dalai Lama

Continua la protesta dei tibetani contro l'occupazione cinese e per chiedere il ritorno del Dalai Lama in patria. Tre persone si sono date fuoco ieri nella provincia cinese del Sichuan, uno di loro è morto mentre gli altri due versano in gravi condizioni. Lo hanno riferito l'Associazione Free Tibet e Radio Free Asia, emittente con base negli Stati Uniti. Negli ultimi dieci mesi si contano almeno quindici casi di immolazione nelle aree a popolazione tibetana della Cina. La maggior parte di essi riguardano monaci e monache buddhisti