giovedì 10 febbraio 2011

Bhutan e il tabacco vietato

La polizia ha arrestato negli scorsi giorni un monaco buddista trovato in possesso di 72 pacchetti di tabacco da masticare. L'uomo, 23 anni, aveva nascosto il prodotto, considerato illegale nel paese da gennaio, in una borsa sotto i vestiti. Ora rischia fino a cinque anni di prigione.

La strada per abolire completamente il fumo, considerato dannoso per il karma e per la salute dal Governo, passa attraverso il divieto totale di vendita, oltre che di contrabbando.

L'unica possibilità di fumare legalmente nel paese è avere una ricevuta che dimostri che il tabacco è stato acquistato in India, per uso personale, non più di 200 sigarette o 150 grammi di tabacco al mese. Lo stesso vale per i turisti stranieri.

martedì 8 febbraio 2011

Polemiche in Cina per spot pubblicitario

Polemiche in Cina per uno spot pubblicitario andato in onda durante il Super Bowl, la finale del campionato di football americano. Nello spot il noto attore americano Timothy Hutton siede in un ristorante himalayano di Chicago. Mentre un cameriere in costume tipico tibetano gli serve del cibo, l'attore dice che ''la gente del Tibet e' nei guai, la loro cultura e' a rischio''. Ma subito dopo subito aggiunge che essi ''ancora fanno un delizioso pesce al curry''. Questo per promuovere le attivita' della Groupon, la societa' leader mondiale dei gruppi di acquisto, sconti e coupon, che ha voluto lo spot e che sta cercando di sfondare sul mercato cinese dove sono presenti gia' diversi suoi cloni. La messa in onda dello spot ha suscitato le ire sia dei cinesi che dei tibetani. I cinesi hanno rimproverato la societa' per quello che a loro e' sembrata una promozione pro liberta'
del Tibet, mentre gli attivisti tibetani si sono lamentati in quanto lo spot, a loro giudizio, banalizza e involgarisce le sofferenze del loro popolo. Vivek Kumar, co-proprietario del ristorante himalayano dove lo spot e' stato girato, ha detto di essere rimasto molto male dopo aver visto la pubblicita'. ''Quando abbiamo visto la sceneggiatura sembrava diversa la cosa - ha detto Kumar - ma il modo in cui l'hanno girato, il tono con cui le parole sono state pronunciare non rispondono al nostro gusto. E' stato usato il nostro nome ma non e' stato ben presentato. Certamente la cosa puo' risultare offensiva per molta gente''.  Difende invece la campagna pubblicitaria il fondatore e amministratore delegato della Groupon, Andrew Mason che, intervistato dalla alcuni giornali, ha sottolineato in particolare come la sua societa' doni denaro e focalizzi l'attenzione proprio in favore delle problematiche che la si accusa di offendere. Ma le spiegazioni di Mason non sono servite a placare le ire sia degli internauti cinesi che di quelli tibetani. La Groupon e' una societa' basata sul concetto del cosiddetto ''deal of the day'', ovvero dell'offerta di un prodotto (ottenuto tramite dei coupon spendibili in negozi e ristoranti) a prezzi scontati e per un periodo ridotto (di solito 24 ore).

India: sequestrati sei esperti del WWF

Ci sono anche tre donne tra i sei esperti del WWF sequestrati ieri sera in un parco naturale dello Stato
nordorientale indiano dell'Assam, noto per gli elefanti e le tigri. Sono tutti cittadini indiani.
Secondo quanto riporta un portavoce della polizia locale all'agenzia Ians «un gruppo di una ventina di militanti armati ha rapito sei funzionari del WWF mentre stavano conducendo un censimento delle specie protette insieme ad alcuni responsabili locali». La riserva è quella del Manan National Park a circa 200 km dal capoluogo di Guwahati, vicino al confine con il Bhutan. «Nella zona è in corso una massiccia operazione di ricerca», ha detto all'agenzia Kampa Borgoyari, funzionario di un'amministrazione locale che si chiama Bodoland Territorial Council, precisando che «i militanti hanno agito con il viso coperto». Si sospetta il gruppo separatista tribale dei Bodo, il principale attivo nello Stato che proprio oggi aveva annunciato la ripresa della campagna di lotta per l'autonomia dell'omonima regione. Il parco di Manas ospita ben 22 dei 41 animali in via di estinzione in India, tra cui il rinoceronte indiano, tigri e rarissime scimmie.

lunedì 7 febbraio 2011

Nepal: tg a lume di lanterna

Dall'inizio di febbraio il telegiornale serale di un canale televisivo nepalese va in onda alla luce di una
lanterna a petrolio per protestare contro i frequenti «black out» imposti dal governo. Da questo mese le interruzioni di corrente nell'ex regno himalayano hanno infatti raggiunto il record di 12 ore al giorno.
Per attirare l'attenzione sul grave problema, l'emittente privata Kantipur Television (Ktv), una delle principali tv nazionali, ha deciso questa originale forma di denuncia. Nel notiziario delle 19, ribattezzato Laaltin Bullettin (in nepalese «notiziario della lanterna») la conduttrice, nella semioscurità, legge le notizie alla luce fioca di un rudimentale lampada a olio poggiato sul tavolo. «È scandaloso che i nepalesi, anche oggi nel ventunesimo secolo, siano costretti a vivere nelle tenebre a causa dell'incapacità dei nostri amministratori» si legge in un comunicato stampa della rete televisivo che qualche giorno fa ha annunciati la sua bizzarra iniziativa.
«Vogliamo che il governo si impegni a potenziare l'offerta di elettricità quanto prima possibile» ha detto il direttore Tirtha Koirala, aggiungendo che «l'iniziativa ha ricevuto finora il plauso degli spettatori, ma nessuna reazione da parte delle autorità». Lo scorso mese la Nepal Electricity Authority (Nea) aveva deciso di aumentare di un'altra ora (per un totale di 12 ore) la durata dei tagli giornalieri di corrente elettrica, aggravando i disagi per la popolazione costretta a dipendere dall'uso di generatori a diesel per le attività quotidiane. A causa del degrado della rete elettrica e della decennale guerra civile con i maoisti, il Nepal è in grado di soddisfare solo la metà del suo fabbisogno energetico nonostante le grandi potenzialità nel settore dell'energia idroelettrica.