Polemiche in Cina per uno spot pubblicitario andato in onda durante il Super Bowl, la finale del campionato di football americano. Nello spot il noto attore americano Timothy Hutton siede in un ristorante himalayano di Chicago. Mentre un cameriere in costume tipico tibetano gli serve del cibo, l'attore dice che ''la gente del Tibet e' nei guai, la loro cultura e' a rischio''. Ma subito dopo subito aggiunge che essi ''ancora fanno un delizioso pesce al curry''. Questo per promuovere le attivita' della Groupon, la societa' leader mondiale dei gruppi di acquisto, sconti e coupon, che ha voluto lo spot e che sta cercando di sfondare sul mercato cinese dove sono presenti gia' diversi suoi cloni. La messa in onda dello spot ha suscitato le ire sia dei cinesi che dei tibetani. I cinesi hanno rimproverato la societa' per quello che a loro e' sembrata una promozione pro liberta'
del Tibet, mentre gli attivisti tibetani si sono lamentati in quanto lo spot, a loro giudizio, banalizza e involgarisce le sofferenze del loro popolo. Vivek Kumar, co-proprietario del ristorante himalayano dove lo spot e' stato girato, ha detto di essere rimasto molto male dopo aver visto la pubblicita'. ''Quando abbiamo visto la sceneggiatura sembrava diversa la cosa - ha detto Kumar - ma il modo in cui l'hanno girato, il tono con cui le parole sono state pronunciare non rispondono al nostro gusto. E' stato usato il nostro nome ma non e' stato ben presentato. Certamente la cosa puo' risultare offensiva per molta gente''. Difende invece la campagna pubblicitaria il fondatore e amministratore delegato della Groupon, Andrew Mason che, intervistato dalla alcuni giornali, ha sottolineato in particolare come la sua societa' doni denaro e focalizzi l'attenzione proprio in favore delle problematiche che la si accusa di offendere. Ma le spiegazioni di Mason non sono servite a placare le ire sia degli internauti cinesi che di quelli tibetani. La Groupon e' una societa' basata sul concetto del cosiddetto ''deal of the day'', ovvero dell'offerta di un prodotto (ottenuto tramite dei coupon spendibili in negozi e ristoranti) a prezzi scontati e per un periodo ridotto (di solito 24 ore).
del Tibet, mentre gli attivisti tibetani si sono lamentati in quanto lo spot, a loro giudizio, banalizza e involgarisce le sofferenze del loro popolo. Vivek Kumar, co-proprietario del ristorante himalayano dove lo spot e' stato girato, ha detto di essere rimasto molto male dopo aver visto la pubblicita'. ''Quando abbiamo visto la sceneggiatura sembrava diversa la cosa - ha detto Kumar - ma il modo in cui l'hanno girato, il tono con cui le parole sono state pronunciare non rispondono al nostro gusto. E' stato usato il nostro nome ma non e' stato ben presentato. Certamente la cosa puo' risultare offensiva per molta gente''. Difende invece la campagna pubblicitaria il fondatore e amministratore delegato della Groupon, Andrew Mason che, intervistato dalla alcuni giornali, ha sottolineato in particolare come la sua societa' doni denaro e focalizzi l'attenzione proprio in favore delle problematiche che la si accusa di offendere. Ma le spiegazioni di Mason non sono servite a placare le ire sia degli internauti cinesi che di quelli tibetani. La Groupon e' una societa' basata sul concetto del cosiddetto ''deal of the day'', ovvero dell'offerta di un prodotto (ottenuto tramite dei coupon spendibili in negozi e ristoranti) a prezzi scontati e per un periodo ridotto (di solito 24 ore).
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