Oltre 80'000 tibetani in India e nel resto del mondo sono stati chiamati alle urne ieri per il rinnovo del Parlamento e del primo ministro. Il nuovo capo del Governo potrebbe sostituire il Dalai Lama dopo le sue dimissioni da capo politico della comunità.
Oltre al successore dell'attuale premier Samdhong Rimpoche, saranno eletti anche 43 deputati dell'assembleao di Dharamsala, la città settentrionale indiana dove dal 1959 ha sede il Governo
tibetano in esilio.
Le votazioni si sono tenute, oltre che in India, anche nei centri della diaspora tibetana in Bhutan, Stati Uniti, Europa, Australia, Giappone e Russia. In Nepal, dove risiedono circa 20'000 rifugiati, il voto è stato vietato dal Governo di Kathmandu probabilmente a causa delle pressioni cinesi che sono molto forti nell'ex regno himalayano.
Secondo la stampa locale, il favorito dei tre candidati in lizza è Lobsang Sangay, 43 anni, laureato ad Harward, che era risultato in cima alle preferenze nella prima tornata di voto lo scorso ottobre. I risultati finali saranno annunciato il 27 aprile.
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