venerdì 7 maggio 2010

Nepal: l'Unicef condanna le pressioni sui bambini durante le manifestazioni

L'Unicef ha condannato oggi le pressioni "inaccettabili" di cui sono vittime i bambini e i ragazzi in Nepal costretti dai maoisti a partecipare alle manifestazioni. "Dei rapporti sempre più allarmanti confermano che  numerosi ragazzi sono costretti con la forza a partecipare allo sciopero generale" ha affermato Christiane Berthiaume, portaparola dell'Unicef a Ginevra. "Abbiamo visto e ci è stato anche riferito che dei bambini hanno dei gossi bastoni - ha aggiunto, spiegando che i maoisti " pattugliano le strade della capitale Khatmandu per far rispettare lo sciopero generale e utilizzano bambini e ragazzi armati per far rispettare lo sciopero. L'Unicef riferisce poi che il numero dei giovanissimi è enrome e che sono reclutati nei villaggi della valle di Khatmandu. "I giovani meno di 18 anni non devono essere coinvolti in nessun modo in attività politiche e soprattutto non devono portare armi" ha sottolineato il portavoce dell'Unicef. L'agenzia dell'Onu ha pure denunciato la chiusura delle scuole avvenuta il 1° maggio con l'inizio della protesta. "Tutte le scuole devono essere riaperte e l'educazione dei bambini non deve essere comporomessa: Questa è una violazione dei diritti dei bambini" ha concluso Christiane Berthiaume.

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