lunedì 3 maggio 2010

Nepal: Kumar Nepal accusa i maoisti di volere l'anarchia

I maoisti sono decisi a continuare lo sciopero generale che sta paralizzando Kathmandu fino a quando non riusciranno a ottenere la «vittoria finale». E' quanto ha detto oggi in un'intervista Baburam Bhattarai, il numero due degli ex ribelli comunisti, secondo quanto riportato da fonti di stampa nepalese.Il vice del leader Prachanda ha incitato i suoi sostenitori, che da ieri presidiano la capitale, a continuare a oltranza la mobilitazione «fino a che non si ottengano le garanzie di una costituzione che rispetti la volontà popolare e di una pace duratura». Ha poi aggiunto che il suo partito è deciso a rovesciare il governo in carica e a sostituirlo con un'esecutivo di unità nazionale.

I maoisti, che sono la prima forza politica del paese, avevano vinto le elezioni nel 2008 ed erano saliti al potere con una coalizione che si è però spaccata dopo un anno sulla nomina del capo delle forze armate. In particolare, gli ex ribelli definiscono l'esecutivo del premier Madhav Kumar Nepal «un governo burattino» e lo accusano di bloccare il processo di pace avviato nel 2006 dopo la rivoluzione popolare e la caduta della monarchia. Una nuova costituzione, che sostituirà l'attuale provvisoria, deve essere decisa dall'assemblea costituente entro il 28 maggio, ma manca ancora un'accordo tra i partiti. La crisi politica si era aggravata dopo la morte dell'anziano leader conservatore e mediatore Girija Prasad Koirala in marzo. In un discorso televisivo, ieri, il premier Nepal ha detto di non essere disposto a dimettersi e ha sfidato apertamente i maoisti accusandoli di volere l'anarchia.

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