Un monaco tibetano è morto dopo essersi dato fuoco in un mercato nei pressi del suo monastero, ad Amdo Naga (Aba per i cinesi), in ricordo del terzo anniversario dalle sanguinosa repressione delle proteste tibetane del 16 marzo 2008. Lo riferisce il sito di dissidenti tibetani Phayoul. Secondo le informazioni il monaco, Phuntsok, un giovane di soli 21 anni, avrebbe effettuato nel mercato una personale protesta a conclusione della quale si sarebbe dato fuoco. La polizia cinese è arrivata in pochi minuti ma quando gli agenti hanno cercato di caricare il giovane su un'autovettura della polizia, un gruppo di tibetani lo ha impedito. La folla è aumentata in poco tempo. Il giovane monaco è stato portato nel suo monastero dove è morto poco dopo a causa delle gravi ustioni. Centinaia di tibetani inferociti si sono allora riuniti nel mercato principale per protestare contro il governo cinese cantando slogan antigovernativi, ma sono stati dispersi poco dopo dalle forze dell'ordine. Centinaia di tibetani sono stati arrestati e numerosi altri sono rimasti feriti, colpiti dai bastoni degli agenti. Il 16 marzo del 2008 la Pap (People armed police) cinese aprì indiscriminatamente il fuoco contro protestanti inermi uccidendo 7 monaci del monastero di Ngaba Kirti (lo stesso del monaco deceduto oggi). L'incidente avvenne dopo una regolare sessione di preghiera presso il monastero al termine della quale i monaci iniziarono una protesta spontanea e pacifica cantando slogan e invocando l'indipendenza del Tibet e il ritorno del Dalai Lama.
Nessun commento:
Posta un commento