Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha rivolto un appello ai partiti del Nepal per continuare il
processo di pace e varare una nuova costituzione prima della scadenza del 28 maggio. In un comunicato, il responsabile del Palazzo di Vetro chiede «il massimo impegno» per raggiungere un compromesso sui nodi centrali, «incluso l'integrazione e la riabilitazione dei guerriglieri maoisti e la fondamentale questione della nuova costituzione». Ban Ki-moon ha poi sottolineato che «il processo di pace è in ritardo e incompleto a causa delle divisioni tra i partiti» sulla forma da dare alla giovane repubblica nepalese e sul destino delle
milizie maoiste. Le divergenze fra i tre principali gruppi, gli ex ribelli, i comunisti e i conservatori, avevano portato lo scorso 15 gennaio alla chiusura della missione delle Nazioni Unite incaricata di sorvegliare il disarmo delle parti in conflitto. Dopo i fallimenti di un anno fa, l'assemblea costituente eletta nel 2008, aveva fissato un nuovo termine per il varo di una carta costituzionale. Ma a meno di un mese dalla scadenza permangono ancora profonde spaccature tra l'opposizione maoista e i due partiti che sono guidano attualmente governo. Tuttavia, proprio ieri, il partito maoista guidato dall'ex guerrigliero Prachanda ha
ammorbidito la propria posizione affermando di essere disponibile a «seri colloqui» e pronto «a prendere decisioni coraggiose».
processo di pace e varare una nuova costituzione prima della scadenza del 28 maggio. In un comunicato, il responsabile del Palazzo di Vetro chiede «il massimo impegno» per raggiungere un compromesso sui nodi centrali, «incluso l'integrazione e la riabilitazione dei guerriglieri maoisti e la fondamentale questione della nuova costituzione». Ban Ki-moon ha poi sottolineato che «il processo di pace è in ritardo e incompleto a causa delle divisioni tra i partiti» sulla forma da dare alla giovane repubblica nepalese e sul destino delle
milizie maoiste. Le divergenze fra i tre principali gruppi, gli ex ribelli, i comunisti e i conservatori, avevano portato lo scorso 15 gennaio alla chiusura della missione delle Nazioni Unite incaricata di sorvegliare il disarmo delle parti in conflitto. Dopo i fallimenti di un anno fa, l'assemblea costituente eletta nel 2008, aveva fissato un nuovo termine per il varo di una carta costituzionale. Ma a meno di un mese dalla scadenza permangono ancora profonde spaccature tra l'opposizione maoista e i due partiti che sono guidano attualmente governo. Tuttavia, proprio ieri, il partito maoista guidato dall'ex guerrigliero Prachanda ha
ammorbidito la propria posizione affermando di essere disponibile a «seri colloqui» e pronto «a prendere decisioni coraggiose».
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