mercoledì 26 maggio 2010

I fondamentalisti indù sono contro la trasformazione del Nepal

I fondamentalisti indù sono contro la trasformazione del Nepal in uno Stato secolare e lanciano una campagna per il ritorno della monarchia nel Paese, al momento retto da un governo di coalizione tenuto sotto scacco dai maoisti. È quanto emerge dalla conferenza dei nepalesi di religione indù residenti in India, in questi giorni a Mumbai. All’evento dal titolo “Nepal Hindu State Unity Campaign”, hanno partecipato i delegati di 64 Paesi, tra cui Usa, Giappone e Gran Bretagna. L’incontro è stato organizzato dai fondamentalisti del Shiva Sena e dalla World Hindu Federation. Intanto, il 28 maggio prossimo il governo dovrà consegnare la nuova costituzione democratica, pena il rischio di destabilizzazione del Paese e la sollevazione dei maoisti.
Kamal Thapa leader del partito monarchico Rastrya Parjatra Party-Nepal, ha affermato: “I partiti politici non hanno il diritto di dichiarare il Nepal un Stato secolare. L’80% dei nepalesi sono di religione indù e si dovrebbe fare un referendum prima di prendere questa decisione”. “Per combattere il secolarismo – aggiunge – abbiamo cercato di creare un’alleanza che lavori a livello globale. Quando dichiareremo che il Nepal è un Paese secolare, perderemo la nostra identità a livello mondiale”.
Di diverso parere è Mashuriddhin Asari, musulmano responsabile della Muslim Civil Society, che afferma: “Attraverso le loro attività, i fondamentalisti indù stanno cercando di catapultare il Paese nel caos religioso e nella violenza”. “Le persone di religioni differenti – aggiunge – perderanno la libertà religiosa e prevarranno i conflitti tra le varie comunità”. Secondo Asari il Paese è già stato dichiarato secolare nel 2006 con la caduta della monarchia e non si dovrebbero fare dei passi indietro su questo aspetto.

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