martedì 17 agosto 2010

Lakakh: il primo ministro Singh promette pronta ricostruzione

Il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha promesso di ricostruire entro l'inverno tutte le case distrutte nel Ladakh, la regione del Kashmir devastata dalle inondazione dello scorso 6 agosto in cui hanno perso la vita oltre 180 persone. Il premier, giunto oggi nel capoluogo Leh, che sorge a 3.300 metri di altitudine, ha anche annunciato risarcimenti per le vittime, secondo quanto riporta l'agenzia Ians. «Nei prossimi due mesi e mezzo costruiremo ospedali, scuole, collegamenti elettrici e strade. I soldi non sono un problema», ha assicurato Singh, che aveva già garantito ogni assistenza possibile nel suo dicorso alla nazione pronunciato domenica dal Forte Rosso di New Delhi in occasione della Festa dell' Indipendenza indiana. Nella regione a maggioranza buddista e meta turistica, era arrivato ieri  anche Rahul Gandhi, figlio dell'italo-indiana Sonia e responsabile dell'ala giovanile del partito del Congresso. Intanto continua il ponte aereo organizzato dall'esercito per soccorrere la popolazioni nelle vallate isolate per il blocco di strade e crollo di ponti. L'aeronautica militare indiana (Iaf) ha fatto sapere di aver distribuito finora 300 tonnellate di aiuti e trasportato in salvo circa 820 persone, tra cui numerosi turisti stranieri sorpresi dalle alluvioni mentre erano impegnati in trekking e escursioni ai tanti monasteri tibetani della regione.

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