martedì 6 luglio 2010

India: migliaia per i 75 anni del Dalai Lama, arresti in Nepal


Migliaia di tibetani in India, ma anche nel resto del mondo, hanno celebrato oggi il 75esimo compleanno del Dalai Lama. Il leader spirituale ha trascorso la giornata a Dharamsala, la sede del governo tibetano in esilio.
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Foto: Keystone
Il Dalai Lama tibetano, Tenzin Gyatso.
Lì ha partecipato a una serie di commemorazioni trasmesse in diretta sul suo sito internet e a cui hanno preo parte 5 mila fedeli. I suoi sostenitori hanno anche utilizzato Twitter e Facebook per gli auguri e preghiere di lunga vita al Premio Nobel per la pace che gode di ottima salute come dimostrano i suoi frequenti viaggi all'estero.
I festeggiamenti sono stati però osteggiati in Nepal (paese dove è nato Buddha) dal governo provvisorio. La polizia ha fermato oltre 350 monaci mentre si recavano a una celebrazione oggi per il compleanno, secondo una fonte nepalese. Centinaia di agenti anti sommossa sono stati dispiegati davanti a templi e principali ritrovi della diaspora tibetana a Boudhanath, Swavambhunath e Pharping. Le autorità hanno chiesto ai parlamentari nepalesi di non partecipare a eventi nei campi profughi, mentre il presidente Ram Baran Yadav ha cancellato un invito in un tempio a causa delle pressioni esercitate dall'ambasciata di Pechino.
Dalla Cina era arrivato, proprio due giorni fa, un gesto provocatorio. Le autorità cinesi in Tibet avevano approvato la nomina di un bambino di 4 anni a "Bhudda vivente", secondo un antico rituale religioso. Il gesto ha scatenato una dura reazione del governo tibetano in esilio che ha accusato i cinesi di "strumentalizzazione politica". "Riconoscere le incarnazioni dei Lama è una pratica tibetana connessa con il buddismo. Non ha nulla a che fare con la politica" ha detto un portavoce del Dipartimento Affari Religiosi del governo di Dharamsala a un quotidiano indiano.

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