martedì 18 maggio 2010

Nessuna libertà di opinione in Tibet

"Una tempesta furiosa: il giro di vite contro gli artisti e gli scrittori tibetani". Questo il
titolo del rapporto con cui l'International Campaign for Tibet) ha denunciato l'arresto di 31 scrittori, autori di blog, intellettuali ed artisti per aver espresso idee e opinioni sul
governo cinese e in particolare sulla questione del Tibet.

Una situazione messa in evidenza di recente dall'arresto di un influente scrittore tibetano, Shogdung, prelevato dal suo ufficio lo scorso 23 aprile, probabilmente a causa della sua
ultima pubblicazione nel quale l'autore fa una dettagliata analisi delle proteste in Tibet della primavera del 2008.

Il rapporto sottolinea come dalla primavera del 2008 molti scrittori, usando sia la carta stampata che internet, sono in prima linea a favore della causa tibetana. L'ICT cita anche i casi di una cinquantina di tibetani, inclusi 13 scrittori, che sono all'improvviso scomparsi o hanno subito torture o minacce per aver espresso le loro opinioni.

Tra i casi segnalati anche quelli di due giovani tibetani che lavoravano per organizzazioni non governative occidentali che sono stati condannati a 14 anni di carcere per aver cercato di passare
informazioni sulla situazione tibetana. Così come quello di Wangdu, un operatore sociale, condannato all'ergastolo. Tante famiglie hanno dichiarato di non sapere che fine hanno fatto -
dopo la primavera del 2008 - i loro familiari, se siano vivi, se siano in carcere o meno.

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